martedì 6 marzo 2012

FFT - Intervista a MileSound Bass

Cresciuto a Pioltello, nella periferia est di Milano, il 24enne Gianluca Suanno aka MileSound Bass si avvicina alla musica 10 anni fa, iniziando a creare basi per i rapper della sua zona fino a quando 5 anni fa non decide di aprirsi alla composizione di pezzi elettronici più impegnativi: << Ho sempre avuto la fissa della complessità>> dice << e nel giro di poco tempo i miei beat si sono complicati sempre di più, sono passato da basi su cui scrivere rime a veri e propri pezzi musicali in cui la voce era addirittura di troppo, quindi i miei soci non riuscivano più a rapparci sopra. Inoltre a me piace molto la melodia, ho sempre apprezzato la musica classica e il soul e le mie prime produzioni erano ampiamente influenzate da questi generi , mentre i rapper con cui lavoravo preferivano uno stile più crudo e funzionale ai loro testi. Ora come ora solo uno dei miei vecchi soci rappa con me, Soulswitch On, con il quale ho collaborato nel mio ultimo disco.>> Oggi MileSound Bass è un'artista certificato al SAE di Milano nella sezione Electronic Music Production ed ha pubblicato la sua prima fatica, Logical Progression, per Ephedrina Netlabel, etichetta romana attiva sul web, di rilievo nel panorama della musica elettronica indipendente. Il tutto grazie a pochi e fondamentali strumenti: una tastiera M Audio Oxigene 49, un Korg PadKontrol per i pattern percussivi e un pc con i software Reason e Acid Pro.

D: Il tuo primo album, Logical Progression, contiene più di 20 tracce ed è un misto di dubstep e drum 'n' bass. Come ti sei avvicinato alla scena dubstep e alle sonorità UK?
R: Grazie ad un mio amico che mi fece conoscere dubstep e DnB. Per ironia della sorte l'anno dopo andai per un paio di mesi a Londra e da lì non c'è stata più storia, iniziai il mio disco tre anni fa per terminarlo l'anno scorso, purtroppo sono riuscito a pubblicarlo solo un mese fa, sai com'è sono uno studente lavoratore e all'epoca non ero neanche molto ferrato sulla creazione dei suoni elettronici, ho dovuto imparare e ci è voluto tempo. Ora però non sono più molto aggiornato sulle nuove tendenze DnB e dubstep perchè ho iniziato ad ascoltare ambient, idm, techno e cose di questo tipo, incentrate sulla melodia che regna sempre incontrastata nella mia musica. Per questo posso dirti con certezza che il prossimo album sarà molto influenzato dallo stile glitch, ambient e techno. Sarà diversa anche la mia daw: MacBook con il software Ableton Live e controler Akai APC40, oltre agli strumenti che già possedevo.

D: Da quali artisti sei stato influenzato nella tua vita e negli ultimi anni?
R: Il primo è mio fratello che, suonando il pianoforte da una vita, mi ha indirettamente trasmesso la passione per la melodia; poi Miles Davis nel jazz, come puoi ben vedere gli ho dedicato parte del mio nome. Per quando riguarda il rap, adoro Alien Army e tutti i componenti di questo gruppo storico presi singolarmente, ho ascoltato parecchia hardcore e tekno rave, amo la musica 8 bit dei videogiochi anni 90, l'ambient di Global Connection, Olafur Arnalds, Tangerine Dream, la breakcore di Venetian Snares, le sonorità di Burial e Skream, poi ancora Massive Attack, Portishead, Orbital e tutti i grandi dell'elettronica dell'ultimo decennio, potrei continuare all'infinito. Per quanto riguarda i campionamenti mi sono sempre ispirato a Eric Clapton, Miles Davis, Diana Ross, Marvin Gaye, Minnie Riperton e Ray Charles.

D: Come hai iniziato la tua collaborazione con Ephedrina Netlabel?
R. Non ricordo bene com'è successo, devo averli aggiunti su Facebook quest'estate, cercavo un'etichetta da almeno un anno ed essendo venuto a sapere del loro progetto, ho inviato loro uno dei miei pezzi "Tendenze ufo progettuali”, brano decisamente drum and bass, che è stato inserito nella compilation Ephedrina Vol. 2; in seguito ho mandato alla stessa label tutto l'album.

D: Credi che dupstep e drum 'n' bass siano il futuro? Oggi molti artisti credono che sia così ma ultimamente sono sempre più diffusi fenomeni di fama mondiale come Skrillex o Nero che vengono puntualmente criticati da puristi o comunque intenditori di dubstep “vera”, ancora più di rilievo sono le scelte di star della musica pop come Britney Spears e Justin Bieber che si fanno produrre dischi sempre più tendenti ai ritmi londinesi. Pensi che il mondo underground potrebbe davvero risentire di tutto ciò? E alla fin fine si può parlare ancora di scena underground per il dubstep?
R: Io ho 24 anni e sono troppo giovane per ricordare gli esordi di questo genere, come non ricordo ciò che può aver riguardato il jungle piu di 20 anni fa, in ogni caso non mi ritengo un purista del genere, non voglio esserlo, già in questo mio primo album si può notare che non faccio solamente DnB e dubstep ma ho anche altre influenze. È sicuramente vero che quando andavo alle feste DnB cinque o sei anni fa trovavo gente diversa da quella che si incontra oggi: sarà stata una mia impressione, ma erano tutti più rasta, più punkabbestia, insomma gente come me, e di dubstep ce n'era poco. Poi nel corso degli anni durante le serate drum and bass si è cominciato a mettere dubstep nella sala piccola dei locali e adesso, dopo sei anni, sta succedendo il contrario. Mi sono accorto che la dubstep ora va molto di moda nei club, così come sembra essere tornata la tekno rave, ovviamente ci sono vantaggi e svantaggi dovuti a ciò e gli svantaggi sono palesi, è più facile per tutti venire a conoscenza di certe serate e ti ritrovi in locali con gente assurda. La questione di Bieber mi è nuova, ma sicuramente incide negativamente sulla scena musicale, soprattutto in America dove dubstep e drumstep stanno prendendo una piega un po' troppo commerciale per non dire altro. In ogni caso io mi considero una persona aperta, non ci si deve stupire dei cambiamenti, il mondo non è statico quindi si scoprirà con il tempo se questa fase sarà stata negativa o positiva, tra non molto si potrà guardare in modo più obiettivo al cambiamento avvenuto in questi anni.
D: Hai progetti imminenti particolari dopo questo album? Live o collaborazioni?
R: Faccio parte di un gruppo formato da me e due rapper: SoulSwitchOn e Charly, siamo amici di vecchia data e facciamo molti live in giro, a rilento stiamo anche preparando un EP, ad aprile suoneremo ad un festival dedicato a Banksy, il più famoso esponente della street art inglese, al Baraonda di Segrate, apriremo il live di Kaos, uno dei più grandi veterani del rap in Italia. Ho un progetto "segreto" io e Soulswitch On di cui non ti anticipo nulla, infine sto ultimando il mio secondo disco solista.
D: Dove possiamo ascoltare la tua musica?
M: Sul mio Soundcloud http://soundcloud.com/milesound-bass , potete anche contattarmi via mail all'indirizzo miles1_SLCrew@hotmail.com.

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